Dunque. Ecco Morse. Ha la faccia di un elegante Vincent Price, il suo aplomb nobiliare e aristocratico. Guardi e vedi mani lunghe e curate. Vedi giacche di elegante fattura. Barba perfetta, nemmeno fosse finta, ancora nera nonostante l’età non più giovanissima. Se lo guardi bene è il diavolo di certe pubblicità, di certi film di una volta. Barba a punta, sopracciglia arcuate. Affascinante, ma lo sai subito che non va bene parlare con lui, che lui non è rispettabile come sembra.
Morse forse è russo, forse no. Forse non viene da nessuna parte. Nella storia non ha origini, però parla russo, ceco, ucraino e comprende l’yddish. Il Diavolo parla molte lingue.
Morse ha molto difetti. Noi li chiamiamo difetti, per lui sono pregi. E’ nato amorale e questo è un vantaggio: quello che può fare non ha limiti e lo dimostrerà. Vuole una cosa, una persona, il mondo? Bene, troverà il modo di prendersela.
Lo vedi, raffinato e aristocratico, profondamente erudito, non capire nulla dei sentimenti umani, perché forse ne ha solo letto nei libri. Ci sono solo lui e il suo Genio. Solo una persona è migliore di lui, andando avanti scopriremo chi è. E lui, visto che non si fa scrupoli, questa persona se l’è presa e l’ha fatta sua.
Morse  studia lo Spettro che è la sua Nemesi. Lo Spettro è moralità, porta giustizia a costo di farsi male. Morse lo guarda e sa di averlo ucciso, così, subito. Eppure eccolo. Il suo negativo. Il suo gemello ectoplasmatico. Entrambi hanno il gusto della teatralità, dello Show.
Morse forse vuol fare paura, Forse vuole solo creare scalpore, perché Morse è avido e la pubblicità è l’anima del commercio.
“Ti avevo già ucciso” potrebbe dire Morse allo Spettro. Ma in questa storia lo Spettro è vivo più che mai e non lascerà mai che il diavolo elegante vinca.
O almeno ci proverà.

“Guerra, signori miei! Non sentite il calore ardente dal suo cuore cannibale? Non sentite la fame della più bella e terribile bestia del mondo?”
L’uomo in nero pare compiaciuto della propria arringa. Passeggia calmo, e i lembi del mantello lo seguono come ali ripiegate di creatura ancestrale. “So che la Guerra è vicina, perché sono io che la sto aiutando a nascere. Verrà al mondo perché le spianerò la strada. Il vincitore è un dettaglio, farà tutto ciò che gli ordinerò. Perché io, Morse, gli fornirò l’arma definitiva!”