Recensito in Italia il 25 giugno 2020
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Questo libro, sulla carta, non ha motivo di essere nella lista delle mie letture preferite: è una raccolta di racconti, è tremendamente dark, non è per nulla romantico. Però i racconti sono tutti legati gli uni agli altri, seguono una linea temporale ben definita e coprono un lasso di tempo relativamente breve. Quindi, nel complesso, non rimangono slegati, ma sono semplicemente capitoli di una storia affascinante ed ghiacciante allo stesso tempo, che mi ha trasportato via con sé, tra i vicoli più oscuri di una Londra vittoriana dove il confine fra realtà e incubo è labile come un filo di nebbia, tra case lussuose o ai balli più ricercati di un mondo elegante e sfarzoso che cela, sotto la maschera del decoro e della ricchezza, le nefandezze più abiette. Mi sono trovata invischiata nei pensieri di assassini senz’anima, di folli talmente lucidi da passare per cittadini onesti e onorevoli.
Sono stata conquistata dall’onore schietto e sincero e dalla luminosa anima di Jonas, cavaliere d’altri tempi, poliziotto integerrimo, detective intuitivo.
Sono stata ammaliata dal tormento di Jericho, dalla sua anima infangata e spezzata eppure, ancora così limpida.
Sono stata conquistata dalla storia di un’amicizia forte, tra due uomini profondamente diversi, che si muovono sempre sul limite del socialmente accettabile, che passano dal mondo dell’apparenza a quello dell’essere, svelando l’orrore dietro la bellezza, con una disinvoltura stordente.
Sono rimasta affascinata dal dettaglio con cui le due autrici hanno ricostruito il mondo vittoriano, non solo nei particolari dell’ambientazione storica e fisica, ma soprattutto nelle sfumature della morale, dei comportamenti, delle abitudini.
Leggere questo libro è come calarsi in un sogno oscuro. Lo stile è ricercato, elegante, molto vivido ed al contempo estremamente onirico. I nomi di luoghi e persone sembrano usciti da una favola e racchiudono in loro tutto l’orrore o tutto il fascino di cui sono spettatori o artefici.
Ed allora vi chiedo: Siete pronti ad entrare nella tana del Bianconiglio? Siete pronti ad immergersi in un mondo vizioso, pieno di ombre, dove nulla è come sembra? Siete pronti a rimanere stregati da Jonas e Jericho? Mentre ci riflettete, io mi accingo a leggere il secondo capitolo della serie e ad annegare tra le acque torbide di un Tamigi stregato. Hugs&kisses
Sono stata conquistata dall’onore schietto e sincero e dalla luminosa anima di Jonas, cavaliere d’altri tempi, poliziotto integerrimo, detective intuitivo.
Sono stata ammaliata dal tormento di Jericho, dalla sua anima infangata e spezzata eppure, ancora così limpida.
Sono stata conquistata dalla storia di un’amicizia forte, tra due uomini profondamente diversi, che si muovono sempre sul limite del socialmente accettabile, che passano dal mondo dell’apparenza a quello dell’essere, svelando l’orrore dietro la bellezza, con una disinvoltura stordente.
Sono rimasta affascinata dal dettaglio con cui le due autrici hanno ricostruito il mondo vittoriano, non solo nei particolari dell’ambientazione storica e fisica, ma soprattutto nelle sfumature della morale, dei comportamenti, delle abitudini.
Leggere questo libro è come calarsi in un sogno oscuro. Lo stile è ricercato, elegante, molto vivido ed al contempo estremamente onirico. I nomi di luoghi e persone sembrano usciti da una favola e racchiudono in loro tutto l’orrore o tutto il fascino di cui sono spettatori o artefici.
Ed allora vi chiedo: Siete pronti ad entrare nella tana del Bianconiglio? Siete pronti ad immergersi in un mondo vizioso, pieno di ombre, dove nulla è come sembra? Siete pronti a rimanere stregati da Jonas e Jericho? Mentre ci riflettete, io mi accingo a leggere il secondo capitolo della serie e ad annegare tra le acque torbide di un Tamigi stregato. Hugs&kisses